Parlando con un amico, si discuteva della riuscita – più o meno – delle foto scattate attraverso i comuni smartphones e gli avevo promesso uno scatto/prova, giusto per testimoniare cosa è possibile già ottenere attraverso questo diffusissimo apparecchio e, nel mio caso, dotato di discreta fotocamera ad F/2, unito ad un normalissimo telescopio rifrattore acromatico nemmeno troppo dispendioso.
Ovviamente il comparto software di fotoritocco (tipicamente Photoshop), migliora come sempre l’immagine grezza ottenuta, soprattutto risaltando le tonalità, ma è incredibile cosa si possa oggi ottenere con mezzi alla assoluta portata di tutti. Nessuna maschera di contrasto è stata applicata, ma solamente un ritocco delle curve e dei livelli.
Grazie per l’attenzione, come sempre! 😉
Dettagli Tecnici:
Telescopio Rifrattore Acromatico Bresser Messier 127/635 ad F/5 su montatura altazimutale modificata Skywatcher AZ3 (senza alcun inseguimento);
Oculare Zoom Omegon 7,5 – 22,5 mm utilizzato a 10 mm circa;
Metodo afocale attraverso uno SmartPhone Xiaomi Mi5 Pro, sorretto a mano davanti l’oculare;
Posa 1/135 ” ad F/2 ed ISO 100 con tempo di posa manuale.