I particolari più rilevanti, in questa mia ripresa del lembo estremo Est dell’ 8 giugno scorso effettuata con una fase lunare a circa l’80% di illuminazione ed in condizioni di seeing poco più che mediocri, possono essere così evidenziati:
Il Mare Undarum, il particolare di maggior rilievo, è una distesa di lava lunare situata sul lembo lunare est, tra il cratere Firmicus (vicino al centro in questa immagine) ed il lembo orientale ed è uno dei tanti laghi elevati contenuti nel bacino del grande e circostante Mare Crisium. Il materiale del bacino circostante è dell’epoca Nectariana, essendo il basalto del mare di epoca Imbriana.
Il cratere Firmicus, che appare di forma ovale a causa della visione prospettica terrestre è, tuttavia, praticamente circolare. L’aspetto più peculiare di Firmicus è la sua scurezza, con un fondo piatto. Ha un albedo simile alla superficie del Mare Crisium, situato a nord di esso. Il fondo del cratere non ha subìto impatti significativi da quando si è formato, anche se ci sono indubbiamente molti piccoli impatti in tutta la sua superficie, visibili anche in questa mia immagine.
Il Lacus Perseverantiae è un piccolo mare lunare che si estende verso ovest dal lato nord-occidentale del predetto cratere Firmicus, con estensione più piccola a nord-est e nord-ovest verso l’estremità orientale di esso ed ha una lunghezza di 70 km, ed una larghezza massima di meno di 15 km.
Il cratere Dubyago, che in questa immagine può essere visto all’estremità destra del mare Undarum, appare di aspetto significativo se visto dalla Terra. Questo cratere ha un bordo esterno un po usurato, che scende fino a un punto basso lungo il bordo settentrionale, e ha la sua massima altitudine lungo il lato orientale. L’aspetto più notevole di questo cratere, tuttavia, è la tonalità scura del suo fondo interno che corrisponde in albedo a quello del mare lunare a lui adiacente.
Il cratere Apollonio, si trova ad ovest del Mare Undarum (qui visibile vicino al centro-destra dell’immagine), Il suo bordo esterno è un pò aspro e sormontato da una coppia di piccoli crateri (tra cui Apollonio E) attraverso la parete occidentale. Il fondo interno, quasi piatto, ha un basso albedo ed è stato ricoperto dalla lava. Manca un picco centrale ma sono presenti notevoli piccoli crateri sul fondo di esso.
Dettagli Tecnici: Celestron C14 StarBright ad F/22 – Baader FFC multiplier – Baader Ir-685nm filter – Basler ACA1300gm camera – Seeing max 5,5/10 in near IR band – site: Palermo city @ my personal “HolyLand Observatory”