Ed ecco una porzione degli Appennini lunari, la parte Nord di essi in particolare, sui quali il sole è sorto da non troppe ore mentre sta ancora sorgendo sul grande e bellissimo cratere Archimedes (visibile per poco più della metà), mentre all’estremità superiore i circhi di Aristillus e Autolicus, già in piena illuminazione, cingono i fondi degli stessi crateri che, a causa della differenza di profondità, restano ancora in totale ombra.
Importanti features si trovano nella zona centro-settentrionale dell’immagine, tra i quali la parte superiore della grande Rima Bradley, la Rima Hadley (che sta uscendo dall’ombra) attigua ai Mons Hadley e le Rimae Fresnel col loro attiguo promontorio, oltre al sito di atterraggio del LEM della navicella Apollo 15, ubicato nella Palus Putredinis.
Chiudono le features con le Rimae Theaetetus, situate a destra del cratere Aristillus, e le propaggini estreme inferiori dei Montes Caucasus, visibili all’estremita superiore dell’immagine.
Voglio citare, infine, la particolare forma sinuosa a zig-zag della Rima Conon situata nel Sinus Fidei, che potrete riconoscere nella parte destra dei grandi Monti Appennini e, non meno importante, il Domo annesso al Deposito Piroclastico Lunare (LPD) situato vicino il piccolo cratere Yangel (piccolo per modo di dire, viste le dimensioni di 9 Km.), oggetto di studio da parte del nostro GLR (Geological Lunar Research group) in persona del nostro Raffaello Lena e già anche più volte evidenziato da Chuck Wood in diversi LPOD del 15 febbraio 2013, del 3 giugno 2014 e ancora del 10 giugno e del 13 giugno 2014.
Bene, ringrazio come sempre gli appassionati di riprese in Alta Risoluzione che mi leggono ma anche i semplici curiosi che passano per dare un’occhiata.
… ad maiora, semper…
Dettagli Tecnici:
Celestron C14 StarBright ad F/22 – Baader FFC multiplier – Baader Ir-685nm filter – Basler ACA1300gm camera – Seeing max 6/10 in IR-685nm band – sito: Palermo centro @ my personal “Holy-Land Observatory”