Questa ripresa, effettuata col mio piccolo Celestron C6 (150mm di diametro d’obiettivo) dall’Isola di Vulcano durante le mie ferie estive, è incentrata sul bel cratere Erathostenes, cratere molto interessante anche perché ha dato il nome al periodo “Eratosteniano” nella cronologia geologica lunare. La data della sua formazione, che si pensa sia avvenuta circa 3,2 miliardi di anni, è stata infatti presa come riferimento per l’inizio di questa era geologica lunare.
Quando la luce solare incide con un angolo basso le ombre proiettate del bordo rendono il cratere più rilevante. Quando, invece, la luce è perpendicolare, la sua struttura si confonde con il terreno circostante e diventa più difficile da localizzare anche perchè i raggi del vicino cratere Copernicus, che attraversano l’area con un’albedo più alto, creano infatti un effetto mimetico del cratere (n.d.a. Fonte: Wikipedia).
Il cratere “Stadius”, situato in questa immagine in basso a sn. rispetto ad Erathostenes, è il resto “fantasma” di un antico cratere ricoperto da flussi di lava basaltica, all’estremità nord del Mare Insularum.
Il fondo del cratere è butterato da molti piccoli crateri e solo il bordo nord-occidentale di Stadius rimane quasi intatto, unendosi attraverso una cresta montuosa lineare, in direzione nord, al bastione occidentale di Eratostene. Il resto della formazione forma una traccia fantasma del cerchio originale, e non vi è alcuna indicazione dei resti di un picco centrale.
Dettagli tecnici:
Celestron C6 StarBright ad F/43 – Baader FFC multiplier – Baader Ir-685nm filter – Basler ACA1300gm camera – Seeing max 6,5/10 in IR685nm band – sito: Vulcano Island, Aeolian Isles – Sicily – ITALY
