Testing the PGR GS3-U3-32S4M-C camera: Lunar imaging

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Testando la nuova camera GS3-U3-32S4M-C, durante una delle mie ormai rare serate di riprese in alta risoluzione (venerdì 31 marzo 2017) su una falce di Luna crescente, in età di 4 giorni, malgrado il seeing non proprio adatto quella sera (al max circa 5/10), ho avuto l’opportunità di riprendere alcune zone lunari particolari.

Del totale di 9 riprese, complice il citato scarso seeing, solamente le prime 4 tuttavia sono risultate accettabili, e qui ve le presento:

La prima immagine ritrae il cratere lunare “Endymion” il cui nome, attribuito dalla mitologia Greca, indica il pastore “Endimione” che aveva stregato d’amore “Selene” (la Luna). Endymion è un bellissimo cratere visibile lungo il lembo nord orientale della Luna 3 giorni dopo la Luna Nuova oppure 2 giorni dopo la Luna Piena, formatosi nel periodo Pre-Nectariano (da 4.55 miliardi a 3.92 miliardi di anni fa) ed ha un diametro di circa 125 km ed una profondità di 2,6 km.
Il letto del cratere è stato ricoperto da materiale lavico con basso “albedo” (n.d.a.: potere riflettente di una superficie), che lo rende scuro e relativamente facile da localizzare, anche con un potente binocolo. Il letto è liscio e senza strutture, tranne pochi craterini che si trovano all’interno del bordo, mentre la superficie interna è attraversata dalle strisce della raggiera del cratere “Thales” che si trova a nord-nordovest (visibile nella seconda immagine). Il terrazzamento esterno del cratere  è basso, grande e consumato dagli impatti e, giusto per curiosità, ai piedi del terrazzamento del cratere, in zona centrale, è situato il piccolo cratere concentrico senza nome (ma con la sigla “AVL51678N51053”) con un diametro di 6,87 km e profondità di 237 mt., facente parte dell’affascinante gruppo dei crateri concentrici lunari.

Nella seconda immagine, si apprezza una discreta porzione del lembo nord orientale  della Luna, frutto di tre riprese unite in mosaico che evidenziano, partendo dal punto più estremo a nord (sinistra) e scendendo verso il lembo sud (a destra) una porzione del cratere “Nansen” (il cui fondo è totalmente in ombra), il cratere “Shi Shen” e i suoi fratelli minori “Shi Shen Q” e “P”, i crateri “Petermann D”, “Petermann” e “Cusanus” (la coppia più evidente in questa immagine) e a seguire verso destra i crateri “Hayn F” ed “Hayn E” concludendo, in basso a destra, coi crateri “Thales” e “Strabo”.

Grazie per la vs. cortese attenzione e, come sempre…. ad maiora!  😉

Dettagli Tecnici:
Celestron C14  StarBright ad F/22  –  Baader-Zeiss barlow lens  –  Baader R-590nm filter  –   GS3-U3-32S4M-C camera  – Seeing 5/10 in
R590nm band –  sito: Palermo centro @ my personal Observatory

One Comment

  1. Posted 6 Dicembre 2020 at 19:45 | #

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